Ci sono delle molle che scattano nella nostra testa. A me è capitato più o meno così con l’abitudine la lettura.
Spesso non siamo noi ad attivarle volontariamente, ma sono dovute agli incroci che i nostri pensieri fanno tra loro fin quando, all’improvviso, non sentiamo nascere dentro di noi quella vocina che dice: “devo farlo!”
Si parte
Dopo aver passato quasi 20 anni della mia vita leggendo poco più di un libro ogni anno (e parlo di libri delle scuole superiori se andava bene), mi sono ritrovato ad essere stanco di quello che ero e a desiderare di diventare qualcosa di più.
La mia testa allora ha iniziato a riempirsi di interrogativi. Uno su tutti:
“Come hanno fatto le persone che stimo a diventare persone di successo?”
Ho iniziato quindi a fare ricerche su questo argomento in rete, cercando tra blog, aforismi e quello che il mio istinto mi consigliava, lasciandomi coinvolgere dagli argomenti e le personalità più disparate.
Tra le varie ricerche, mi sono imbattuto in un libro in particolare “Padre ricco, padre povero” (un classico della finanza personale) recensito come uno dei libri da leggere se vuoi mettere in discussione quelli che hai sempre pensato e ti è stato insegnato sulla ricchezza.
Avendolo trovato in molte liste di libri consigliati per accrescere il proprio desiderio e inclinazioni all’imprenditoria, ho deciso di comprarlo.
Il mio problema però era duplice: la costanza e la capacità di sopportare argomenti impegnativi.
Pensai quindi di fare l’unica cosa possibile: fregarmi!
Comprai quindi non più un libro, ma due: uno tecnico e un romanzo.
Leggevo 5 capitoli di quest’ultimo (l’ho volutamente scelto molto scorrevole e poco impegnativo) e dopo questi, leggevo solo 1 del libro tecnico.
Così facendo riuscivo a:
- Creare una sana abitudine alla lettura, ritagliandomi del tempo per leggere, sempre in uno stesso luogo;
- Facevo piccoli passi verso l’obiettivo quotidianamente.
In un paio di settimane così, mi ritrovai ad aver già finito il libro tecnico, e sull’onda dell’entusiasmo continuai con un altro, e poi un altro ancora!
“Tutto qui?” ti starai chiedendo.
No di certo… era solo l’inizio.
Per i primi tempi tutto filava liscio, riuscivo infatti a leggere 3-4 libri al mese. Avevo trovato il mio metodo.
Ma come spesso capita in queste situazioni, ci si rilassa, e pian piano la vecchia routine ritorna in sordina: non ero costante, passavano 2 o 3 giorni senza che leggessi, tornavo a casa e dicevo di essere molto stanco.
Così mi sono fermato un attimo e mi sono chiesto:
“Cosa faccio ogni giorno, che mi occupa il tempo utile per leggere?”.
Così ho preso carta e penna e iniziato a fare una bozza della mia giornata tipo, concentrandomi però non tanto su mattina e pomeriggio, ma sui tempi morti della giornata , tipo la mattina presto, l’ora di pranzo e la sera.
Mi ero reso conto che proprio in quei momenti, invece di investire su me stesso, pensavo a cose futili e passavo il tempo sui social.
Eh grazie che poi non avevo tempo!
Per provare a svoltare la situazione, ho scaricato un’applicazione per leggere (Kindle di Amazon per l’esattezza) e l’ho piazzata proprio nella home del telefono, così da non doverla cercare ogni volta.
In questo modo mi sarebbe stato molto più facile aprire un ebook, piuttosto che premere in automatico l’icona di Instagram o Facebook.
Ma ovviamente, neanche acquisire questa nuova abitudine è stato semplice.
Infatti, come molti ragazzi nati a cavallo tra gli anni ‘90 e il 2000, sono sì sempre stato in gamba con la tecnologia, ma la lettura l’ho sempre fatta su carta.
Riuscire a leggere decine di minuti di seguito sul telefono non era ancora nelle mie corde.
Per fortuna però, la mia ragazza ha avuto la brillante idea di regalarmi in formato eBook la biografia del fondatore della Nike.
Così facendo, avevo ora un motivo più che valido per “svezzarmi”.
Dopo due settimane, ed entusiasta per l’ebook terminato, ho capito di essermi finalmente sbloccato, e da lì ho fatto manbassa di libri!
Cartaceo o elettronico, non fa differenza.
Mattina, pomeriggio o sera, non fa differenza.
L’obiettivo era solo 1: leggere almeno 30 min al giorno.
In media, leggendo circa 30 pagine in 30 min, potevo leggere fino a 210 pagine in una settimana.
Considerando i fine settimana e le vacanze (estive e invernali, momenti in cui avevo più tempo) queste pagine riuscivano anche a triplicarsi.
In questo modo sono passato dal non essere un lettore, a leggere 59 libri in un solo anno.
Adesso infatti, leggere mi viene naturale, è automaticamente trovo il tempo da dedicare a questa abitudine potenziante.
L’importante è essere costante, soprattutto nel volersi migliorare.
Cosa ho imparato sull’abitudine alla lettura:
- come tutte le abitudini, non puoi passare da 0 a 100, altrimenti rischi di scottarti e prendere in antipatia quello che invece vorresti imparare a fare con continuità;
- Porta con te un libro (se eBook è più comodo, ovviamente), così da poter riempire i tempi morti in questo modo;
- Sottolineare le parti più importanti, serve principalmente per memorizzare un passo che riteniamo interessante, ma anche per recuperare in seguito i concetti principali del libro;
- Nei libri tecnici, di business in generale o crescita personale, ci sono sempre riferimenti (impliciti o espliciti) ad altri libri. Così avrai sempre nuovo materiale per continuare ad alimentare questa sana abitudine;
- Per iniziare, può essere utile alternare il genere di libro che vorresti leggere con un libro più semplice e facilmente “digeribile”, così da non avere l’impressione di leggere fin da subito un macigno;
- Se desideri leggere di più e passare meno tempo sui social, allora sposta l’app per gli eBook sulla pagina principale del tuo smartphone e inserisci invece Facebook e compagnia bella in una cartella, così eliminerai la tentazione di aprirli;
- Se non puoi leggere perché stai guidando o hai le mani occupate, ci sono gli audiolibri. Potresti ascoltarli invece di sentire la radio o, se stai camminando, utilizzando gli auricolari.
Per imparare queste “chicche” sulla lettura, mi ci è voluto un anno e mezzo/due.
Spero potranno esserti utili per partire con il piede giusto e creare la tua abitudine alla lettura il prima possibile, evitando i rallentamenti che a mie spese ho incontrato in questo percorso.
Alla fine, penso che la differenza sta proprio nel fare ciò che gli altri non desiderano fare: investire su se stessi, formarsi e non sentirsi mai arrivati.
Spero che l’articolo sia riuscito a farti comprendere quanto sia importante il istaurare una sana abitudine alla lettura e come, con pochi piccoli accorgimenti, sia possibile iniziare a ottenere da subito grandi risultati.
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e raccontami magari di una tua esperienza da questo punto di vista!
Grazie per la lettura e a presto,
Davide